Recensione "the hate you give" - Thomas
TRAMA: Starr si muove tra due mondi: abita in un quartiere di colore dove imperversano le gang ma frequenta una scuola prestigiosa, soprattutto per volere della madre, determinata a costruire un futuro migliore per i suoi figli. Vive quasi una doppia vita, a metà tra gli amici d’infanzia e i nuovi compagni. Questo fragile equilibrio va in frantumi quanto Starr assiste all’uccisione di Khalil, il suo migliore amico, per mano della polizia. Ed era disarmato.
Il caso conquista le prime pagine dei giornali. C’è chi pensa che Khail fosse un poco di buono, perfino uno spacciatore, il membro di una gang e che, in fin dei conti, se lo sia meritato. Quando appare chiaro che la polizia non ha alcun interesse a chiarire l’episodio, la protesta scende in strada e il quartiere di Starr si trasforma in teatro di guerriglia. C’è una cosa che tutti vogliono sapere: cos’è successo davvero quella notte? Ma l’unica che possa dare una risposta è Starr.
Quello che dirà - o non dirà - può distruggere la sua comunità. Può mettere in pericolo la sua stessa vita.
AUTORE: Angie Thomas
PUBBLICAZIONE: 2017
VALUTAZIONE E RECENSIONE: 4,5 ★
Un libro coinvolgente e travolgente. capace di presentarci la cruda realtà con, purtroppo e per fortuna, profonda attualità. Purtroppo perché accadimenti del genere sono all’ordine del giorno da decenni ormai: non è solo la comunità a farsi in quattro, ma un intero mondo di persone stanche della disuguaglianza, del trattamento “due pesi e due misure”, delle mentalità chiuse, un mondo intero pronto a combattere un sistema che non funziona, per crearne uno migliore. Per fortuna perché The Hate You Give ci regala un messaggio di speranza, ci fa capire che “la voce è la nostra arma più potente” e che “a volte si fa tutto nel modo giusto e va male lo stesso; l’importante è non smettere mai di fare la cosa giusta”.
Mi è piaciuto molto il mondo in cui la Thomas, attraverso una scrittura semplice e una narrazione al presente - che, lo ammetto, non sono esattamente il mio stile - ci ha rappresentato la vita che in troppi sono costretti a fare, le ingiustizie che subiscono, ma allo stesso tempo una comunità unita, una quotidianità semplice, amicizie, amori, scontri adolescenziali. Ha dato importanza non solo alle ingiustizie più grandi, ma anche a quelle che a volte possono passare inosservate, come un commento, o una battuta. Ha raccontato la cultura e la storia dietro un modo di dire, una canzone, uno sport.
Provavo una grande aspettativa verso questo libro e devo dire che non mi ha deluso affatto: è una lettura veloce ma ricca di significato, adatta a tutti, un ottimo modo per informarsi da un punto di vista più personale e coinvolto su quello che succede attorno a noi.
Lo consiglierei assolutamente a chi cerca qualcosa di impegnativo nei temi ma non nella scrittura, a chi cerca una storia leggera ma non troppo, un libro da leggere velocemente ma che ci resterà nella mente e nel cuore.
CITAZIONE: Strano, però, come funziona con i bianchi. Essere neri è una figata, finché non diventa un problema.


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